sabato 29 gennaio 2011

Come togliere le macchie


ARGENTO - I prodotti per lucidare l’argento, anche i più delicati, eliminano la patina ma anche il metallo. Le posate d’argento tendono ad annerirsi a contatto con i cibi: sono quindi da lavare subito, da asciugare accuratamente e da ritirare avvolgendole in carta velina. 
Se gli oggetti d’argento sono grandi, si possono pulire bene in questo modo: stendendete sul fondo di una bacinella di plastica un foglio di alluminio, coprite la superficie di sale da cucina e versate acqua bollente; immergete gli oggetti di argento per qualche minuto ed estraeteli con pinze di legno.

BIGIOTTERIA - Le pietre artificiali si puliscono immergendole in alcol denaturato per 5 minuti. Sciacquate in acqua tiepida e asciugate con un panno che non lasci peluria. I brillanti artificiali e i cristalli di rocca vanno immersi in sapone liquido non diluito per 15 minuti. Dopo averli sciacquati, sono da asciugare con un panno di flanella. La bigiotteria di metallo si pulisce allo stesso modo, ma diluendo il sapone. Le colane di bigiotteria tendono a scurirsi: basta riporle assieme a un pezzetto di gesso bianco.

MARMO - Per tenere pulito il marmo servono acqua e sapone di Marsiglia, con sciacquature conseguente e lucidatura con un panno di lana. Per ridare luminosità a certi marmi, mal esposti, è efficace strofinarne la superficie con succo di limone o con sle grosso inumidito. 
Le macchie gialle che avvolte si formano sono da trattare con acido ossalico che lo si trova in drogheria. Sciolto in acqua sette o otto cucchiai da minestra in un litro d’acqua. Si lascia asciugare il marmo e poi si lucida con un panno di lana.

ORO - Nella composizione degli oggetti d’oro rientra una certa quantità di rame. Sciogliendo quindi il rame che si trova sulla superficie di tali oggetti, si restituisce ad essi la lucentezza dell’oro puro. Basta perciò far bollire anelli, braccialetti e quant’altro in acqua in cui sia stato sciolto il 3% di sale ammoniaco. Asciugate accuratamente e strofinate con pelle di daino. Si ottengono gli stessi risultati con una soluzione di bicarbonato di sodio e con sapone all’olio di oliva.

MACCHIE DI COSMETICI - Le macchie di fondotinta su seta e lana si tolgono con benzina e alcol, se sono fresche. Se sono vecchie provate a ungerle con il burro, lasciate riposare qualche ora e poi procedete al lavaggio. Lavate con il normale bucato le macchie di cosmetici su  cotone e lino. 
Le macchie di smalto si tamponano con la trielina su lana e seta. Su stoffe di lino e cotone, lasciate a bagno la parte macchiata in acqua calda addizionata con 2-3 cucchiai di trementina e poi lavate. Sui tessuti sintetici lo smalto si toglie con acqua e sapone.

MACCHIE SULLE CRAVATTE - Immergete la cravatta in trielina adagiandola però in un recipiente in cui possa stare distesa, senza prendere false pieghe. Appena è bagnata, toglietela e fatela asciugare. Se fosse necessario, tiratela interponendo un panno leggero tra il ferro e la cravatta e non schiacciatela troppo : le pieghe laterali devono essere appena accennate. Diventerà come nuova.

Contro la cistite

Contro la cistite si usano le erbe come la gramigna, il ginepro e l’uva sultanina che hanno proprietà disinfettanti e diuretiche. 

Per il decotto di gramigna basta prendere 30 gr di radici e farle bollire per un minuto in acqua. Buttate l’acqua, schiacciate i rizomi e rimettete a bollire in un altro litro e mazzo di acqua facendo ridurre il tutto ad un litro. Aggiungete 100 gr di liquirizia e un po’ di limone. Bevetene due tazze al giorno. 

Per quanto riguarda l’alimentazione vanno bene le zuppe di verdure e le insalate a base di zucca.

L’antiprurito

Il prurito può essere causato da un’infezione, da un parassita, ma anche dal nervosismo. 



Il decotto di bardana si prepara così: fate bollire per 10 minuti in mezzo litro d’acqua, tre cucchiai di foglie secche e tritate e fate degli impacchi.

L’infuso di camomilla si prepara lasciando in infusione 15 gr di fiori per dieci minuti. Dopo aver filtrato, aggiungete due cucchiai di aceto. Questo infuso è efficace anche per il prurito vulvare.

Gengive

Per rinforzare le gengive deboli potete far uso di infusi di salvia: in mezzo litro di acqua bollente lasciate in infusione per 10 minuti 30 gr di foglie. Dopo aver filtrato il tutto, fate degli sciacqui. 

Sulle gengive gonfie: strofinate con delicatezza un composto di polvere di zafferano e miele o solo polvere di zafferano. 

Per gengive sanguinolente: fate bollire per 10 minuti in un litro d’acqua da 10 a 100 gr di foglie di rovo. Fate sciacqui due tre volte al giorno.

Per i foruncoli

I foruncoli non vanno schiacciati, ma vanno fatti maturare con degli impacchi applicati più volte al giorno. Per esempio, il cataplasma di fieno greco si prepara così: far cuocere in acqua 25 gr di sommità fiorite; oppure fare dei cataplasmi con farina di lino
Vanno bene anche gli impacchi di radici di malva o l’infuso di parietaria: 25 gr di pianta fresca in infusione in mezzo litro di acqua bollente.